STATO DI CONSERVAZIONE
La facciata è caratterizzata da grandi finestre e un ampio portale, tipicamente cinquecenteschi, realizzati con bugnato a pietra forte. I graffiti a bozzato degli intonaci, sono invece di un periodo più tardo. Sulla facciata, in alto, è apposto lo stemma dei Ridolfi. Sopra il portale del piano terra è presente una lastra marmorea in memoria del senatore Cosimo Ridolfi. Le tre aperture del piano terra sono chiuse a mezzo di portoni dei quali, quello corrispondente all’ingresso è di buona epoca mentre gli altri due sono stati collocati nel 1968.
La superficie in pietra presentava il tipico degrado caratteristico di questa tipologia di materiale, esposto in ambiente esterno: deposito di sporco coerente ed incoerente, croste nere, zone di dilavaggio delle acque meteoriche, sollevamenti e distacchi della materia.
Gli interventi sul materiale lapideo si sono dedicati anche al restauro del bassorilievo con lo stemma della famiglia Ridolfi, realizzato in pietra forte, e sulla lapide commemorativa realizzata con marmo bianco che si presentava molto sporca e dilavata sulla superficie tanto da rendere illeggibile la scritta incisa.
La facciata del primo e del secondo piano, decorata con un finto bugnato realizzato con la tecnica del graffito presentava in alcuni punti distacchi dell’intonaco, rigonfiamenti, mancanze, efflorescenze ed alterazione cromatica: la decorazione perimetrale con elementi vegetali e quella ad imitazione del bugnato presentava una spessa ridipintura superficiale.
Anche gli elementi in legno (gronda e parsiane) presentavano distacchi e disgregazione del materiale.
INTERVENTI
Per prima cosa sono stati eseguiti saggi stratigrafici e indagini non invasive per individuare esattamente i materiali e le tecniche da utilizzare per tutelare l’autenticità dell’immobile ed eseguire un restauro coerente con il contesto.
Il lavoro di restauro è stato effettuato sia sulle superfici in pietra che sugli intonaci, senza domenticare gli elementi in legno.