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Palazzo Cosimo Ridolfi

Epoca del monumento: Primi del XV secolo

Supervisione: Soprintendenza di Firenze

Luogo: centro storico di Firenze

Anno del restauro: 2020

Categoria dei lavori: OS2-A e OG2

Committente: privato

Lavori eseguiti: pulitura consolidamento e restauro  facciate con intonaci decorati in graffito e parti lapidee, rifacimento della copertura.

◆ Background storico:

Il palazzo di Via Maggio al n.15 fu costruito nei primi del XV secolo; nel 1483 fu comprato da Niccolò Ridolfi – nipote di Lorenzo Ridolfi noto giurista, Proconsole dell’Arte della Lana, Gonfaloniere di giustizia e docente di Diritto Canonico allo Studio Fiorentino. Tutte le proprietà di Niccolò Ridolfi, tra cui il palazzo di Via Maggio 15, furono confiscate nel 1497, quando lo stesso fu accusato di tradimento e decapitato nel cortile del Bargello per aver partecipato alla congiura di Bernardo del Nero in favore dei Medici. Tornati questi ultimi in Firenze nel 1512 il palazzo fu reso a Piero (figlio di Niccolò) marito di Contessina, figlia di Lorenzo il Magnifico. Fu Piero ad apporre sul portone l’arme dei Medici e dei Ridolfi, che ancora si vede; mentre in alto sul primo ordine vi è l’arme dei Ridolfi di Piazza. In questo palazzo nacque, visse e morì (1794-1865) il Senatore Marchese Cosimo Ridolfi Lorenzo Ridolfi, illustre agronomo, patriota, insigne ed illuminato filantropo, attivo presidente dell’accademia dei Georgofili e fondatore di una scuola rurale nella sua fattoria di Meleto in Val d’Elsa, fu Ministro sia nell’ultimo periodo granducale che nei primi anni del Regno.

STATO DI CONSERVAZIONE

La facciata è caratterizzata da grandi finestre e un ampio portale, tipicamente cinquecenteschi, realizzati con bugnato a pietra forte. I graffiti a bozzato degli intonaci, sono invece di un periodo più tardo. Sulla facciata, in alto, è apposto lo stemma dei Ridolfi. Sopra il portale del piano terra è presente una lastra marmorea in memoria del senatore Cosimo Ridolfi. Le tre aperture del piano terra sono chiuse a mezzo di portoni dei quali, quello corrispondente all’ingresso è di buona epoca mentre gli altri due sono stati collocati nel 1968.

La superficie in pietra presentava il tipico degrado caratteristico di questa tipologia di materiale, esposto in ambiente esterno: deposito di sporco coerente ed incoerente, croste nere, zone di dilavaggio delle acque meteoriche, sollevamenti e distacchi della materia.
Gli interventi sul materiale lapideo si sono dedicati anche al restauro del bassorilievo con lo stemma della famiglia Ridolfi, realizzato in pietra forte, e sulla lapide commemorativa realizzata con marmo bianco che si presentava molto sporca e dilavata sulla superficie tanto da rendere illeggibile la scritta incisa.
La facciata del primo e del secondo piano, decorata con un finto bugnato realizzato con la tecnica del graffito presentava in alcuni punti distacchi dell’intonaco, rigonfiamenti, mancanze, efflorescenze ed alterazione cromatica: la decorazione perimetrale con elementi vegetali e quella ad imitazione del bugnato presentava una spessa ridipintura superficiale.
Anche gli elementi in legno (gronda e parsiane) presentavano distacchi e disgregazione del materiale.

INTERVENTI

Per prima cosa sono stati eseguiti saggi stratigrafici e indagini non invasive per individuare esattamente i materiali e le tecniche da utilizzare per tutelare l’autenticità dell’immobile ed eseguire un restauro coerente con il contesto.
Il lavoro di restauro è stato effettuato sia sulle superfici in pietra che sugli intonaci, senza domenticare gli elementi in legno.

◆ Il progetto del restauro:

◆Durante il lavoro:

◆Prima e dopo l'intervento:

◆ Approfondimenti:

RESTAURO INTONACI:

Palazzo Cosimo Ridolfi, Via Maggio, Firenze
  • Pulitura manuale a secco e con soluzione acquosa, successiva rimozione meccanica dei depositi e risciacquo finale.
  • Consolidamento degli stati di intonaco nelle zone che si presentano in condizioni di degrado avanzato, prima della pulitura per evitare ulteriori danni e disinfezione e disinfestazione da colonie di microrganismi. Sono state rimosse stuccature e rappezzature di intonaci bozzati o a motivo floreale eseguite durante precedenti interventi di restauro e ripristinata l’adesione tra supporto murario ed intonaco.
  • Stuccatura di cretti e lacune di intonaci pittorici dopo i lavori di consolidamento utilizzando gli stessi inerti e leganti dell’originale.
  • Restauro pittorico generale con la ripresa dei colori e rifacimento delle parti mancanti nelle forme e colori identici agli originali tramite la tecnica dello spolvero e del graffito.

RESTAURO SUPERFICI
LAPIDEE:

Palazzo Cosimo Ridolfi, Via Maggio, Firenze
  • Pulitura manuale mediante soluzione satura d’acqua e carbonato di ammonio, se necessario con tecnica ad impacco, successiva rimozione meccanica dei depositi e risciacquo finale.
  • Consolidamento strutturale, riadesione e stuccatura delle parti soggette a distacco per mezzo di perni in acciaio inox o in vetroresina ed iniezione di resina.
  • Stuccatura di lesioni e giunti con impasto di colore e granulometria appropriate per mezzo di impasto di calce e pietra macinata ad imitazione di quella esistente.
  • Trattamento protettivo finale.

RESTAURO ELEMENTI
IN LEGNO:

Palazzo Cosimo Ridolfi, Via Maggio, Firenze
  • Verifica delle condizioni di funzionamento.
  • Lavatura con acqua e lisciva e risciacquo finale.
  • Piccole opere di falegnameria eventualmente necessarie e revisione della ferramenta e
    trattamento della medesima.
  • Stuccatura ove necessario con colla e pasta di legno.
  • Verniciatura a smalto con due o più mani di smalto satinato previa applicazione di idoneo fondo.