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Palazzo
Serristori

Epoca del monumento: XVI secolo

Luogo: Firenze

Anni del restauro: 2012

Categoria dei lavori: OS2-A

Committente: Serristori s.r.l., Firenze

Supervisione: Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali di Firenze

Lavori eseguiti: Intervento di recupero delle tinteggiature della facciata, restauro lapideo della facciata e recupero degli stucchi della gronda e decorazioni esterne

◆ Background storico:

La costruzione dell’edificio risale al 1520-1522, quando il vescovo di Bitetto Lorenzo Serristori commissionò la residenza in una zona vicina alle gualchiere e i mulini della zona dei Renai. Suo nipote Averardo, ambasciatore per Cosimo I de’ Medici, lo fece ampliare e migliorare e da allora la dimora fu oggetti di aggiunte e abbellimenti ad opera dei più conosciuti artisti e architetti delle varie epoche. Già verso la seconda metà del ‘600 il palazzo era divenuto ormai una delle più fastosi di Firenze, tale da rispecchiare l’agio economico e l’affermata posizione sociale della stirpe. Ad oggi il palazzo possiede un impianto architettonico monumentale, ma non omogeneo stilisticamente, proprio a causa dei numerosi interventi subiti nei secoli.

La sua posizione in riva all’Arno, il giardino antistante e la poca distanza dalle meraviglie architettoniche della Firenze antica, ne fanno un monumento unico all’interno del panorama cittadino.

◆ Stato di conservazione:

Stato di conservazione e obbiettivi del restauro

Palazzo Serristori ha una conformazione articolata a doppia T con due avancorpi rivolti verso il Lungarno che contengono un giardino delimitato da recinzione murata in quadroni di pietra e balaustra in ferro, con un ampio cancello che costituisce uno degli ingressi al Palazzo. Lo stato di conservazione delle facciate e degli elementi decorativi in pietra presentava notevoli segni di degrado dovuto all’umidità e al tempo. Il restauro di Sansone ha permesso di riportare il Palazzo al suo antico splendore, in vista anche di un utilizzo dell’edificio come residenza di lusso.

Principali interventi

  • Messa in sicurezza degli intonaci vecchi, con demolizione delle parti irrecuperabili riadesione delle parti a rischio distacco
  • Regolarizzazione dell’intonaco vecchio che si presenta rappezzato con parti di nuovo intonaco, mediante applicazione in due mani di pastina di calce
  • Coloritura a secco del vecchio intonaco
  • Realizzazione e tinteggiatura delle parti a intonaco nuove per eliminare le interferenze visive altrimenti evidenziabili
  • Manutenzione delle decorazioni in pietra degradate mediante pulitura appropriata a mezzo lavatura con carbonato di ammonio, se necessario con tecnica ad impacco o con microsabbiatura
  • Consolidamento strutturale mediante: imperniatura, riadesione e stuccatura delle parti soggette a distacco per mezzo di imperniatura con apposite barrette in acciaio inox o in vetroresina, e iniezione di resina epossidica idonea, previa stuccatura di lesioni e giunti con impasto di colore e granulometria appropriati
  • Trattamento protettivo finale
  • Manutenzione e verniciatura degli elementi in metallo (ringhiere, inferriate, lampioni)

◆ Il palazzo oggi :

◆ Approfondimenti :

◆ Approfondimenti:

Realizzazione delle
``finestre finte``:

Palazzo Serristori, Firenze

Una curiosa caratteristica del palzzo Serristori è la presenza di alcune “finestre finte”, realizzate in parte con la tecnica pittorica del trompe l’oeil in parte con l’applicazione di cornicioni in pietra o stucco assolutamente identiche alle finestre vere. Queste finestre “illusorie” sono state realizzate con maestria pittorica in modo da trarre in inganno l’occhio dell’osservatore grazie alla cura dei dettagli, quali infissi, vetri e inferriate, dipinti per dare l’impressione della tridimensionalità.

Il lavoro
ultimato:

Palazzo Serristori, Firenze

Il restauro del palazzo ha permesso il completo recupero dell’immobile e la valorizzazione di uno degli scorci urbani tra i più frequentati e più famosi del mondo.
Ancora una volta la ditta Sansone ha messo la sua professionalità al servizio della bellezza e della storia, contribuendo a salvaguardare una parte importante dell’identità della città.