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Pantere – Parco delle Cascine

Epoca del monumento: Inizio del XX secolo

Supervisione: Soprintendenza di Firenze

Luogo: Viale dell’Aeronatica, Parco delle Cascine, Firenze

Anno del restauro: 2019

Categoria dei lavori: OS2-A

Committente: Comune di Firenze

Lavori eseguiti: pulitura consolidamento e restauro lapideo

◆ Descrizione:

L’opera in oggetto è una scultura realizzata in pietra serena (arenaria) che rappresenta una figura leonina posta su un piedistallo a forma di parallelepipedo, alto circa m 1,20. Sotto il ventre della figura leonina è presente un sostegno lapidea ad imitazione di una roccia. Da un primo sopralluogo la scultura sembra essere stata realizzata direttamente con il suo piano di appoggio, successivamente posto ed ancorato sul suo piedistallo

◆ Stato di conservazione:

Stato di conservazione

Le due sculture presentavano simili tipologie di degrado sebbene in diversi stadi di gravità. Una di queste presentava un grave stato di conservazione, non solo superficiale ma anche strutturale. In particolare profonde fratture orizzontali rilevabili nello spessore delle zampe e nella porzione di modellato posta verticalmente a sorreggere il corpo centrale della scultura, oltre che a importanti distacchi e cadute di pezzi interi della scultura. In entrambe le opere gli effetti di degrado erano in stretta relazione all’ubicazione in ambiente esterno, alle dimensioni ed alla tipologia del materiale con il quale sono state realizzate: tracce di pregressi interventi di restauro che si traducono con visibili tracce di stuccature lungo vecchie fenditure; attacco biologico di muschi e licheni; accumulo di spessore variabile e scarsa coerenza e aderenza di materiali estranei di varia natura, quali polveri sottili, inquinanti di varia natura, deiezioni di volatili e sporco, che interessano diffusamente la superficie; disgregazione ed erosione di materiale lapideo caratterizzata da scagliature, esfoliazione e rigonfiamenti, provocato principalmente da fenomeni di gelo e disgelo, infiltrazioni d’acqua.

INTERVENTO

L’intervento ha avuto come obbiettivo non solo il recupero estetico dell’opera, ma sopratutto per lascultura più degradata, il suo consolidamento strutturale, visto il rischio di caduta spontanea se sollecitata da fattori ambientali atmosferici particolarmente aggressivi. Per questo è stata necessaria la messa in sicurezza dell’opera al fine di evitare urti accidentali o vandalici che potrebbero mettere a repentaglio la stabilità della statua attraverso una recinzione composta d a tubi innocenti e rete a maglia con sovracopertura in lamiere e successiva applicazione di struttura di sostegno con tubi innocenti rivestiti di gommapiuma e posti al di sotto del ventre e delle zampe.
Per entrambe si è proceduto con un’opera di pre-consolidamento, alla fermatura di tutte le scaglie, frammenti o fratture delle parti lapidee, propedeutica alle operazioni di pulitura, sulle zone di particolare decoesione. Le parti a rischio caduta sono state fermate e bloccate attraverso micro palificazioni in sottili perni in vetroresina e resina epossidica, al fine di poter procedere con i lavori di restauro in tutta sicurezza.

◆ANALISI DEL DEGRADO

◆ANALISI DEL DEGRADO

◆ Approfondimenti:

Fasi del
reasturo:

Pantere, Parco delle Cascine, Firenze
  • Demolizione interventi posticci incongrui (se rilevati) con piccoli scalpelli e altri attrezzi idonei e in particolare con la massima cautela per non danneggiare il materiale lapideo circostante.
  • Operazioni di pulitura chimica e meccanica per la rimozione di polvere e depositi incoerenti a mezzo di pennellesse e piccoli aspiratori ad aspirazione regolabile e pennelli morbidi. Asportazione di tracce biologiche, muschi e licheni, rimozione di croste nere presenti nelle zone limitrofe alle parti dilavate con impacchi localizzati di acqua e carbonato di ammonio e spugne di mare adeguatamente imbevute di acqua deionizzata.
  • Consolidamento coesivo mediante impregnazione a pennello o vaporizzazione a bassa pressione di miscela d’esteri dell’acido silicico.
  • Consolidamento adesivo con inserimento del consolidante tramite l’inizieizione di malta in appositi microfori praticati tramite trapani. Nei punti in cui si presentino porzioni di pietra che tendono a staccarsi dal resto della struttura si interverrà con l’imperniatura con barre in vetro resina o in acciaio inossidabile filettato.
  • Stuccatura per colmare le lacune e le discontinuità presenti sulla superficie della pietra, idonee ad unificare le superfici ed offrire agli agenti di degrado un’adeguata resistenza. Anche in casi di esfoliazioni, micro-fratturazioni, micro fessurazioni e scagliature, dovranno essere realizzate micro-stuccature idonee ad impedire o rallentare l’accesso di acqua piovana e/o dell’assorbimento dell’umidità atmosferica all’interno della pietra degradata. In entrambi i casi è stata utilizzata una malta a base di calce idraulica naturale.
  • Ricostruzioni e tassellatura ornati, in particolare per la statua più danneggiata. L’Integrazione delle parti mancanti è stata realizzata mediante tassellatura in malta o in materiale lapideo. Tutte le ricostruzioni sono state armonizzate alla condizione conservativa delle parti limitrofe originali.
  • Equilibratura cromatica delle integrazioni con ossidi e terre naturali diluite in acqua, stese a pennello, per conguagliare cromaticamente le integrazioni eseguite con la superficie originale.
  • Trattamento protettivo finale con lo scopo di rallentare il degrado grazie all’applicazione di cere microcristalline previa applicazione di idoneo prodotto di fondo antimacchia.

◆ Il processo del restauro: