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Stazione
Santa Maria Novella
INterni della Libreria Feltrinelli

Epoca del monumento: XX secolo

Luogo: Firenze

Anni del restauro: 2014

Categoria dei lavori: OS2 – A

Committente: Librerie delle Stazioni s.r.l.

Supervisione: Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali di Firenze

Lavori eseguiti: Intervento di restauro dei marmi di Carrara nei pavimenti, i marmi verde Alpi della zoccolatura, la mobilia e boiserie in legno, le pitture e gli arredamenti d’epoca e vetrate, infissi e lucernari in ottone

◆ Background storico:

La stazione di Firenze Santa Maria Novella, progettata e costruita negli anni 30 dall’architetto Giovanni Michelucci, è una delle opere più importanti dello stile razionalista italiano. Tra le caratteristiche architettoniche di maggior pregio spicca anche la scelta dei materiali che, oltre al vetro ed al metallo, grazie alla pietra forte si amalgamano perfettamente agli edifici cittadini. Dalla facciata, a semplici blocchi squadrati, si apre una vetrata a sette grandi fasce che proseguono per tutto l’edificio, dando un effetto prospettico gradevole e illuminando il grande atrio della biglietteria, ricoperto di marmi, e soprattutto l’arioso vano dei binari, realizzato senza strutture di sostegno centrali per garantirne la massima ampiezza e vastità. I locali dell’ex area bar-ristorante, le cui finiture sono impreziosite da opere di Ottone Rosai e Mario Romoli, presentano alti soffitti, pavimenti e annessi in marmo, lucernari e decorazioni parietali in marmo apuano e legno.

Stato di conservazione e obbiettivi del restauro

Le operazioni di restauro si sono concentrate nei locali della ex sala bar e ristorante, attualmente occupati dalle sale della libreria Feltrinelli. Si è trattato di un intervento particolarmente interessante perché ha visto i restauratori impegnati con materiali molto diversi (marmo, legno, tela) con la necessità di tenere conto dell’altissima affluenza quotidiana di visitatori e la diversa destinazione d’uso dei locali stessi.

Principali interventi

  • Analisi e diagnosi dello stato di conservazione delle superfici in marmo (pavimenti in particolare)
  • Restauro delle superfici in marmo e messa in sicurezza della pavimentazione tramite stuccatura e riadesione delle parti recuperabili e integrazione di quelle irrecuperabili (precedentemente asportate) con marmo della stessa natura e cromia delle parti originali
  • Analisi dello stato di conservazione del rivestimento ligneo di pareti e di mostreggiature di finestre e aperture interne in multistrato nobilitato (impiallacciatura) di noce nazionale.
  • Rimozione delle parti irrecuperabili, rimozione dei trattamenti protettivi vecchi e restauro di tutte le superfici lignee con appositi prodotti antiumidità e antitarlo
  • Studio della conservazione e dei precedenti interventi di restauro dei dipinti di Rosai e Romoli, valutazione delle caratteristiche del degrado e del posizionamento ambientale delle opere
  • Operazioni di restauro conservativo mirato sui dipinti, consolidamento del film pittorico, pulitura delicata delle superfici e integrazione pittorica puntuale delle parti degradate.
  • Manutenzione e restauro di arredi in metallo quali targhe in ottone, lampadari, corrimani e orologi

◆ Restauro delle superfici in marmo

◆ RESTAURO DELLE PITTURE

◆ Approfondimenti:

Restauro delle
superfici in marmo:

Stazione Santa Maria Novella INterni della Libreria Feltrinelli

Le pavimentazioni nei vari saloni e i marmi parietali sono composte principalmente in Marmo Bianco Apuano con inserimenti di marmi di diversi colori e qualità. Le pavimentazione presentavano rotture e degrado provocate dal forte logorio e usura per il passaggio pedonale e tutti i marmi erano ovviamente sporchi visto l’utilizzo precedente dei locali.

L’operazione di restauro è stata preceduta da un’indagine visiva e manuale o “bussatura” per individuare i vari tipi di degrado. In seguito alle operazioni di restauro, stuccatura e messa in sicurezza si è provveduto quindi ad effettuare una lucidatura finale a piombo con protezione finale mediante una soluzione idrorepellente silossanica.

Restauro delle
superfici lignee:

Stazione Santa Maria Novella INterni della Libreria Feltrinelli

Lo stato di conservazione lignea del rivestimento antecedente all’intervento era buono, salvo alcune zone degradate a seguito di assorbimento di umidità che aveva provocato dei distacchi della parte impiallacciata oltre a rendere le parti di aspetto consunto, oltre ad altre zone ove per l’utilizzo a scopi di ristorazione risultavano con evidenti parti annerite fino ad alcune carbonizzate. In alcuni punti il legno è stato sverniciato fino ad arrivare alla fibra di legno naturale, per poi procedere con trattamenti antiparassitari, patinatura e trattamento con gommalacca e cera protettiva.

Restauro delle
pitture:

Stazione Santa Maria Novella INterni della Libreria Feltrinelli

“Campagna Toscana” e “Case di Villamagna’’ di Ottone Rosai sono due dipinti realizzati con una tempera grassa, utilizzando un legante proteico naturale ed olio con cui applicare i colori direttamente sulla superficie preparata, e sono stati realizzati appositamente nel 1935 per i locali della stazione. I due dipinti riportavano piccoli danni (increspamenti e distacchi) dovuti all’umidità variabile dell’ambiente e ad alcuni interventi di restauro recente piuttosto invasivi, tra i quali lo strappo della pellicola pittorica e il ricollocamento su pannelli multistrato.
I punti degradati sono stati mappati e i due dipinti sono stati puliti e tamponati per ottenere un alleggerimento ed equilibratura della superficie evitando azioni approfondite o radicali, considerato i diversi interventi pregressi. L’intervento ha visto poi una fase di consolidamento definitivo tra gli strati preparatori e sulla superficie e anche sul supporto stesso dei dipinti che presentava delle deformazioni in alcune zone perimetrali e sull’ancoraggio dello stesso all’interno della cornice.

Il dipinto di Mario Romoli “Scena di caccia in Toscana”, realizzato probabilmente ad olio o tempera grassa su muro precedentemente preparato, è stato anch’esso oggetto di un intervento conservativo recente, visibile anche grazie alla verniciatura protettiva che ha reso lucida la superficie. Il dipinto presentava alcune perdite e piccole abrasioni con microsollevamenti provocati da condensa e scambi climatici. La pittura presentava anche una zona con una lesione preesistente che è stata riempita mediante iniezione di malta consolidante.

Successivamente alla fase di fermatura preventiva delle scaglie, mediante adesivo idoneo, si è proceduto alla pulitura che in questo caso prevedeva l’alleggerimento del fissativo superficiale in eccesso e la rimozione di ritocchi pittorici alterati, il tutto per consentire un riequilibrio estetico.
L’operazione di pulitura delicata è stata condotta con l’impiego di solventi e materiali non aggressivi che hanno consentito il controllo degli effetti e della resa sulla superficie.
Infine è stato effettuato un ritocco pittorico mediante colori ad acquerello.