◆ Background storico:
La città di Fano nelle Marche è una delle cittadine italiane che ancora oggi mantiene nella sua architettura i tratti distintivi delle epoche storiche che ha attraversato. Fondata in epoca romana, la città ebbe un notevole sviluppo urbano che andava di pari passo con l’affermarsi della sua importanza strategica tra le città del centro Italia: alle vestigia di epoca romana, ancora perfettamente conservate, si sommano strutture risalenti al Medioevo, all’epoca malatestiana, al periodo barocco, in un armonico insieme che vede riunite architetture religiose e civili di diversi periodi storici.
In questo contesto si pone l’opera di restauro commissionata alla ditta SANSONE srl dedicata al vano scala del settecentesco Palazzo Comunale (già convento dei Padri Minori Conventuali), inserito anch’esso in un contesto architettonico ragguardevole, tra la medioevale chiesa di S.Francesco e le antiche Tombe Malatestiane qui riunite nel secolo XVII.
Il vano scala del palazzo è coronato da una volta a padiglione ribassata, solcata da nervature che suddividono la superficie della volta in scomparti. In quello centrale, di forma rettangolare, è raffigurato lo stemma della città di Fano: è costituito da uno scudo diviso in due parti, sormontato da una corona e corredato dal motto “Ex Concordia Felicitas” arricchito da elementi decorativi come drappi, lance, foglie d’acanto, volute.
Grazie ad accurate indagini stratigrafiche si è appurato che lo stemma è stato dipinto successivamente alla costruzione del convento, probabilmente in seguito al cambio di destinazione d’uso dell’edificio, per coprire una raffigurazione a carattere religioso caratterizzato da colori brillanti.
Negli scomparti ovali, posizionati agli angoli, sono rappresentate le Virtù Cardinali: Giustizia, Fortezza, Temperanza e Prudenza. Ad impreziosire il tutto, elementi decorativi in stucco, come nastri, foglie d’acanto e angeli, che circondano le cornici lineari che racchiudono i dipinti murali presenti. Gli ovali risalgono, molto probabilmente, al periodo della costruzione del convento, visto anche il tema sacro delle raffigurazioni. Sono stati dipinti utilizzando solo terre, da toni più chiari a più scuri, con pennellate materiche e impasti densi, con un risultato di grande finezza ed eleganza.