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Villa Graffi – sede della
Casa Cares

Epoca del monumento: XIX secolo

Luogo: Comune di Reggello (FI)

Anno del restauro: 2017

Categoria dei lavori: OS2-A e OG2

Committente: Сommissione sinodale per la diacona

Supervisione: Studio Associato Punto Linea Architetture

Lavori eseguiti: Restauro facciate con intonaci decorati e parti lapidee, rifacimento della copertura e restauro pavimentazioni interne

◆ Background storico:

L’esistenza della “Fattoria dei Graffi” risale probabilmente al XV secolo. Un testo del 1532 parla di due case, una casa padronale e una per i lavoratori, in “luogo detto a Graffi o macinatoio”; successivamente, in testi del ‘ 700 e dell‘800, compare con certezza l’esistenza del complesso sotto varie diciture, che vanno da “Villa i Graffi” a ”villa denominata i Graffi” fino a ”palazzo dei Graffi”; nel 1821 il Catasto Leopoldino identifica planimetricamente oltre i due fabbricati citati anche una cappella con resede e un altro immobile accanto.

Il complesso padronale nel 1971 arriva a riunirsi tramite il Comitato Assistenza Ragazzi e Studenti (detto Cares) per poi essere inserito nel patrimonio della Tavola Valdese nel 1988. Oggi tutto il complesso è utilizzato per fini turistici, ricreativi e di accoglienza con una limitata produzione agricola.

La “Villa dei Graffi”, rappresenta il corpo principale del complesso, si tratta di un edificio che nel tempo ha subito vari rimaneggiamenti per essere adattato ai successivi bisogni. L’origine non certa, si fa comunque risalire alla costruzione di un’antica casa-torre che è stato il nucleo intorno al quale si è consolidata la presenza umana in questo luogo;

Molto meglio documentati sono i lavori successivi di ampliamento e/o trasformazione della Villa tracciati nei documenti del 1766, del 1809 e del 1956 che conferma che la Villa nella sua conformazione esterna e interna alla metà del XIX secolo era completamente costruita.

Stato di conservazione e obbiettivi del restauro

Le facciate hanno subito nel corso del tempo innumerevoli “attacchi” impropri, come le riprese di intonaco realizzate non a base di calce ma di cemento, tutte per fortuna di estensione limitata, lasciando campo ad un degrado che si manifesta sopratutto sotto forma di incrostazioni, dilavamento e polverizzazione del materiale. A questo si aggiunge su tutte le facciate il degrado dell’apparato pittorico, mediante il dilavamento della malta di calce e terre colorate.

Lo stato generale del fabbricato era di forte degrado sopratutto all’esterno, le facciate e gli infissi necessitavano di una globale sistemazione dato che gli interventi che si sono succeduti nel tempo, non hanno rispettato l’apparato decorativo delle facciate né per le finiture né per i materiali utilizzati. La copertura e il sottotetto (solo in parte accessibili) erano in cattivo stato, sia nelle strutture in legno che negli elementi in cotto, con la presenza di molti avvallamenti ed elementi ammalorati, che influivano in modo negativo sulla tenuta agli agenti atmosferici.

Principali interventi

  • Smontaggio completo del manto di copertura e della gronda
  • Sostituzione travicelli e travi ammalorate
  • Restauro completo della copertura utilizzando al massimo tutti gli elementi in legno e in cotto originali puliti e consolidati
  • Pulitura, consolidamento e restauro pittorico delle facciate, continuando le stesse bozzo e utilizzando gli stessi materiali e le stesse finture
  • Esecuzione/restauro delle finte finestre e finte persiane all’interno delle lunette semicircolari
  • Restauro lapideo delle decorazioni e delle parti di bugnato (consolidamento, integrazione delle parti mancanti, pulitura ecc.)
  • Smontaggio, pulitura e restauro delle persiane
  • Restauro e riverinciatura degli elementi in ferro, ringhiera del balcone e grate delle finestre ecc.

◆Rilievi degrado:

◆Prima e dopo l'intervento:

◆ Il restauro finito:

◆ Approfondimenti:

La copertura:

Villa Graffi - sede della Casa Cares

Per quanto riguarda la copertura siamo intervenuti per eliminare le infiltrazioni dell’acqua, mediante la posa di una guaina impermeabilizzante traspirante di origine vegetale. È stato effettuato lo smontaggio completo del manto di copertura (coppi e tegole) e, dove possibile, anche delle pianelle in cotto per sostituire travicelli e travi ammalorate. Tutti gli elementi in legno e in cotto sono stati riutilizzati, anche attraverso il consolidamento degli stessi e le sostituzioni limitate a quelle strettamente necessarie, comunque sempre con materiale di recupero e/o con materiale nuovo simile. La gronda è stata completamente smontata negli elementi in cotto (tavelloni) e di legno (tavole) posti tra i travicelli smensolati, mentre quest’ultimi, quando ammalorati sono stati smontati, restaurati e/o sostituiti. Anche la seggiola di bordo è stata ripristinata mentre i canali di gronda e le docce sono state integralmente sostituite con tubazioni nuove in rame.

Le facciate:

Villa Graffi - sede della Casa Cares

Il ciclo pittorico, che si trovava in buono stato solo nel sottogronda, è stato ripreso, per continuare le bozze pittoriche utilizzando gli stessi materiali e le stesse finiture. Le finte persiane all’interno delle lunette semicircolari sottostanti i timpani delle finestre del piano primo, sono state pitturate, riprendendo e seguendo le visibili tracce presenti.
Le parti di bugnato laterali, dove mancanti, sono state integrate, con altre nuove dello stesso tipo, mentre la restante parte è stata ripulita dalla patina biologia soprastante, stuccata e poi consolidata superficialmente. Quelle non aderenti alla muratura, sono state staccate e poi nuovamente murate e collocate nella loro posizione attuale. Una simile procedura è stata seguita per le bozze basamentali della facciata, rimosse e sostituite sopratutto dove sono state effettuate ricostruzioni recenti non adeguate, mentre la restante parte è stata ripulita e consolidata.

Le cornici marcapiano all’altezza del piano primo sono state ricostruite, dove necessario, con modine e malta a base di calce. L’apparato decorativo delle finestre a questo stesso livello è stato stuccato e riportato al nuovo e le poche parti in pietra mancanti, dove possibile, sono state integrate con pietra grigia dello stesso tipo. Le cornici e le finestre del piano primo e del piano seminterrato, dove necessario, sono state ricostruite a calce con finitura simile a quelle esistenti. Gli elementi in ferro, ringhiera del balcone e grate delle finestre, verranno protette dalla ruggine e poi riverniciate color ferro.