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VILLA LE MASCHERE

Relais 5 stelle della catena UNA – Hotels &Resorts: www.villalemaschere.it

Epoca del monumento: XVI secolo

Luogo: Barberino di Mugello – Firenze

Anni del restauro: dal 2004 al 2009

Categoria dei lavori: OS2-A

Committente: Baldassini – Tognozzi – Pontello Costruzioni Generali Spa

Supervisione: Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali di Firenze

Lavori eseguiti: Restauro totale delle facciate (intonaci antichi, stucchi, elementi lapidei); restauro totale degli ambienti interni (stucchi, affreschi, intonaci, pitture murali, ceramiche, elementi lapidei)

◆ Background storico:

Villa Le Maschere, così chiamata per le ventidue maschere in pietra serena, classiche e grottesche che decorano la facciata, fu costruita nella seconda metà del ‘500 dalla famiglia Bettini. All’inizio del XVII secolo fu acquistata dalla famiglia fiorentina Gerini, che avviò interventi di ampliamento e ristrutturazione, e riorganizzò il parco con viali e giardino all’italiana. Alla fine del ‘600 lasciò la sua firma artistica a Villa Le Maschere Giovanni Battista Foggini, scultore e architetto di corte del Granduca di Toscana Cosimo III de’Medici. Nel Settecento e nell’Ottocento, già considerata una delle più belle ville della Toscana, ospitò pontefici (Pio IX nel 1857), regnanti (Carlo Emanuele IV re di Sardegna nel 1801, re Carlo Felice nel 1821), nobili e artisti, che ne fecero teatro di feste memorabili. Agli inizi del 1900 la Villa venne dotata di bagni a ogni piano, alcuni decorati con le famose maioliche della vicina Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo.

◆ Stato di conservazione:

Stato di conservazione e obbiettivi del restauro

Il restauro della villa ha coinvolto l’edificio nel suo insieme, data la situazione di avanzato degrado, ed in particolare siamo intervenuti su intonaci normali e in bozzato, decorazioni a stucco, decorazioni pittoriche, parti in pietra di finestre e portali e decori in pietra, con l’obbiettivo di sanare ed equilibrare le superfici decorative dell’ambiente per restituire una visione d’insieme coerente. Le principali cause del degrado erano da attribuire all’azione del tempo, all’umidità di risalita e sopratutto alle infiltrazioni sulle superfici murarie dovute ai vari crolli dei tetti.

Principali interventi

  • Saggiatura e mappatura completa a tappeto delle pareti intonacate (interne ed esterne)
  • Mappatura e diagnosi dello stato di degrado delle decorazioni a stucco, lapidee e pittoriche, e studio di metodologie d’intervento mirato
  • Fermatura e messa in sicurezza delle parti soggette a distacco mediante iniezioni di apposita malta previa intelaggio di protezione di tutte le zone a rischio caduta mediante applicazione di carta giapponese (nel caso delle decorazioni)
  • Pulizia muraria con specifiche tecniche che ritardano la crescita di licheni e muffe
  • Interventi di consolidamento sulle parti di grossa entità mediante iniezioni di malta di calci naturali esente da sali efflorescibili
  • Stuccatura e ricostruzione ove mancante mediante impasti di calce e inerti
  • Pulitura, consolidamento e integrazione delle decorazioni pittoriche degradate
  • Operazioni di finitura mirate ad un risultato finale quanto più possibile simile all’originale, nei materiali e nelle cromie

◆ Le facciate restaurate:

◆ Esempi di interni restaurati:

◆ Alcuni esempi: prima e dopo il restauro:

◆ Approfondimenti:

Restauro lapideo:

VILLA LE MASCHERE

La Villa presentava diversi elementi decorativi in pietra, specialmente in arenaria e pietra serena, tra cui cornicioni, finestre, stemmi, statue e le famose maschere. Questi elementi si trovavano in uno stato di degrado avanzato, con disgregazioni ed erosioni, distacchi ed esfoliazioni. Sono stati eseguiti numerosi interventi mirati tra cui:

  • Controllo e imperniatura con barre in vetroresina o acciaio di tutte le parti soggette a distacco tali da temere la perdita o la caduta durante la successiva fase di pulizia (con specifici prodotti e spazzolatura con pennelli e bruschini di diversa morbidezza)
  • Stuccatura di fessure, distacchi e fori sono state eseguite con la tecnica a “scarpa” e successive tassellature
  • Revisione cromatica delle parti nuove con acquerelli di calce o di silicati opportunamente pigmentati e una patinatura d’invecchiamento finale

Restauro pittorico:

VILLA LE MASCHERE

Gli affreschi presenti nella villa erano in alcuni casi molto degradati, tanto che in alcuni punti non è stato possibile un recupero completo delle superfici. Ecco alcune delle tecniche utilizzate per il loro restauro:

  • Preconsolidamento della pellicola pittorica, seguito da velinatura superficiale con garze sottili e prodotti specifici e consolidamento puntuale dello strato arriccio/supporto mediante iniezioni di malte e prodotti dai bordi, crepe e buchi preesistenti
  • Pulitura con spugne “wishab”, previa campionatura per costatare la tenuta del colore
  • Riadesione delle porzioni distaccate al supporto con l’ausilio di puntelli a pressione controllata, previa asportazione dei depositi dal retro con lunghe pinze e piccoli aspiratori
  • Integrazione pittorica delle lacune ed abrasioni mediante velature ed abbassamenti tonali con pigmenti minerali in polvere